Nel 1874 il giovane ingegnere Giovanni Battista Pirelli fondò a Milano la Pirelli & C.; l’anno seguente iniziò la produzione di manufatti in gomma come cinghie e tubi, specializzandosi a poco a poco in cavi elettrici e pneumatici. La sede del primo opificio fu posta in via Ponte Seveso, poi via Fabio Flizi dove oggi sorge il Grattacielo Pirelli.

In meno di vent’anni gli articoli proposti si moltiplicarono: materiali per sale operatorie, imbottiture per reggiseni, impermeabili, sino all’invenzione dello pneumatico per bicicletta, brevetto che, in collaborazione con la Bianchi, fu realizzato in breve tempo per il mercato.

Nel 1907 arrivano anche le forniture per competizioni sportive con gli pneumatici per Itala 35/45 HP nel vittorioso raid Pechino-Parigi.

Dagli anni Venti queste collaborazioni aumentano, sino a comprendere Formula 1, Rally, Superbike e la Mille Miglia; ancora oggi Pirelli è fornitore esclusivo di pneumatici per la Formula 1, la Superbike e il Campionato Mondiale Supersport.

Da sempre attenta allo sviluppo e alla ricerca, Pirelli vanta nella sua storia numerosi primi posti e innovazioni non solo in campo industriale: è la prima società italiana ad essere presente, già dal 1929, nel listino della Borsa di New York (e anzi, secondo le ultime indiscrezioni, presto Pirelli sarà protagonista di una IPO 2017, ne parla anche il Sole24Ore su una articolo per la IPO).

Tra le tecnologie più avanzate per i primi anni del Novecento meritano una particolare menzione il primo cavo con isolamento ad olio, la fibra ottica e lo pneumatico per bicicletta di tipo Flexus.

Il gruppo fu sempre all’avanguardia anche nel campo dell’organizzazione del lavoro: non conobbe mai i compartimenti speciali cui venivano posti a lavorare gli operai comunisti, e la grande guida storica dell’azienda, Leopoldo Pirelli, propose per i suoi dipendenti la settimana lavorativa di 5 giorni, turni a libera scelta e giornata ridotta per le donne.

Pirelli ha sempre cercato di costruire un modello di impresa etica, dove il business non fosse un imperativo ma un mezzo in grado di condurre al progresso politico e sociale. Attenzione al territorio e alla scelta di materiali e procedure a basso impatto ambientale, cura della sicurezza sul lavoro, trasparenza e responsabilità di impresa hanno reso Pirelli un positivo unicum nel panorama imprenditoriale nazionale.